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giovedì 6 gennaio 2011

Linguaggio del corpo (non verbale): 10 consigli pratici

Il Corpo, non Mente MAI! Indipendentemente dalle parole che usiamo, i nostri sentimenti e le nostre emozioni vengono rivelate al nostro interlocutore attraverso i segnali che il nostro corpo passa.

Saper gestire il proprio corpo implica potersi esprimere meglio e in maniera persuasiva. Infatti, solo se ci esprimiamo congruentemente con le parole e con il corpo, possiamo passare il nostro messaggio in maniera efficace. Se viceversa, con le parole veicoliamo un messaggio e con il corpo un altro, risulteremo incongruenti e quindi inefficaci. Se per esempio alla domanda “ti piace questo lavoro?” risponderemo “si” ma con il corpo esprimiamo l’opposto (segni di chiusura come posture di difesa, tic nervosi, occhi che esprimono paura, etc.), il nostro messaggio verbale non passerà e l'interlocutore inconsciamente tenderà a non credere alle nostre parole ma a quello che il nostro corpo gli avrà comunicato, ovvero che il questo lavoro non ci piace. Il linguaggio del nostro  corpo conta per il 55% nella comunicazione e solo il 7% le parole mentre il rimanente 38% è dato dalla comunicazione paraverbale (tono di voce, timbro e volume).

Il linguaggio del corpo ha quindi tre funzioni principali: sostituire le parole (ammiccamento, insulti con gesti, etc.), rafforzare le parole (gesticolare) e, infine, rispecchiare le emozioni (es. mani incrociate come segno di rifiuto). Saper utilizzare il proprio corpo per comunicare ci permette di essere più efficaci e persuasivi.

10 consigli pratici:
  1. Occhi: mantenere un buon contatto visivo. Uno degli elementi più importanti nel rapportarci agli altri è guardare negli occhi il nostro interlocutore, specialmente le persone appena conosciute. Mantenere un buon contatto con gli occhi mostra rispetto, interesse verso quello che l’altro ci sta comunicando, sicurezza e una sensazione di comfort nel relazionarci con l’altro.
  2. Bocca: sorridi. Un bel sorriso apre tutte le porte, distende le relazioni e ha comprovati effetti benefici sulla nostra salute. Un sorriso sincero è un pass-par-tout fondamentale per tutte le relazioni. Ma sappiatelo usare, visto che un sorriso forzato o stizzito al contrario comunica il vostro nervosismo o tensione. Sopratutto quando conoscete una persona nuova, fatele un bel sorriso, la vostra prima impressione sarà totalmente differente.
  3. Schiena: assumere una buona postura. La postura dopo lo sguardo è la seconda cosa da imparare a padroneggiare. Una buona postura, eretta e protratta verso l’altro, ci da’ confidenza in quello che stiamo comunicando e passa all’altro un messaggio di tranquillità. La nostra fisiologia ha un’importanza notevole sulla nostra psiche, tanto che quando ci sentiamo un po’ giù basta tirarsi su con le spalle, mettere la schiena dritta, il petto in fuori e dopo poco vedrete già dei riflessi benefici sul vostro umore.
  4. Testa: mantenerla alta. Specificatamente allineare la testa verticalmente e orizzontalmente al resto del corpo, comunica, a se stessi e agli altri, sicurezza. Questo implica che le persone ci prenderanno più seriamente se assumiamo una posizione della testa corretta. Se intendiamo trasmettere più autorevolezza si può alzare un poco il mento verso l'alto mentre se vogliamo dimostrare particolare attenzione alle parole dell’altro si puo’ inclinare un poco il viso da un lato, è indifferente quale.
  5. Braccia: tenere le mani a posto:-) ovvero non incrociare le braccia o metterle dietro la schiena che sono entrambi 2 forti segnali di chiusura verso l’altro. Le braccia passano il messaggio di quanto aperti e ricettivi siamo nella relazione con l’altro, mantenerle aperte quindi invita al dialogo. Le braccia vanno tenute ne’ troppo vicine ne’ troppo lontane dal corpo ma in buon bilanciamento consentendo il movimento delle mani.
  6. Gambe: mantenetele dritte e rilassate. Le gambe sono la parte più lontana dal cervello e quindi più regolata dall'inconscio se non ci si mette attenzione. Tendono a muoversi più del normale quando siamo nervosi o stressati, quindi è opportuno focalizzare la nostra attenzione su di esse sopratutto durante i colloqui di lavoro o nei meeting importanti. Anche la maniera in cui si incrociano può essere importante, fate attenzione a come lo fate: incrociate le ginocchia, le caviglie o portate la caviglia sull’altra coscia (figura del quattro)? Quest’ultima è considerata la più informale e percepibile come immatura quindi da non raccomandare in occasioni formali.
  7. Corpo: porgetevi verso gli altri. Tendiamo a protrarre il nostro corpo verso le cose che ci piacciono, ovvero inclinare il nostro corpo verso le persone che troviamo attraenti, quindi se volete dare un segnale positivo alla persona che vi sta davanti, fatelo.
  8. Mani: muovetele per assecondare la vostra comunicazione. I movimenti delle mani sono così tanti che è difficile dare un suggerimento univoco. In generale, i palmi leggermente verso l’alto e verso l’eterno indicano apertura e un’attitudine amichevole. Il palmo verso il basso e verso l’interno del corpo sono visti come un atteggiamento più aggressivo in cui si vuole prevalere.
  9. Distanza verso l’altro che deve essere ne’ troppo vicina ne’ lontana. Infatti, più si sta vicini all’altro è più si assume una posizione di dominio, mentre essere troppo lontani passa il messaggio di distacco e di poca importanza della persona che abbiamo dinanzi. Alcune culture o alcune persone, come i più timidi, sono particolarmente sensibili alla troppa vicinanza. La distanza comunemente accettata in Occidente per conversare è di 46cm.
  10. Orecchie: usatele. Si, le orecchie giocano un ruolo fondamentale. La maggior parte delle persone non può muoverle affatto ma vanno usate molto bene, ovvero ascoltate. Noi tutti abbiamo 2 orecchie e una bocca, e questo ci conferma che per essere un ottimo comunicatore dobbiamo ascoltare il doppio rispetto a quanto parliamo. 
  11.  
     
    In generale, poi mantenere un atteggiamento mentale positivo, comporterà che il vostro corpo si comporti conseguentemente senza fare troppi sforzi o troppa attenzione a come ci si muove. Al contrario, sarà molto difficile gestire il proprio linguaggio del corpo in maniera aperta e invitante se avrete un atteggiamento negativo verso chi vi sta di fronte.

    Per chi è interessato all'argomento, suggerisco di leggere anche il seguente post:
    Linguaggio del corpo (non verbale): saperlo leggere

    1 commento:

    antonio ha detto...

    Anche se non ci facciamo caso, utilizziamo quotidianamente una miriade di gesti per esprimerci. Non solo per sedurre, ma anche per dare maggiore enfasi a ciò che diciamo, esprimere sottili disaccordi eccetera. Qui alcuni tipi di comunicazione non verbale molto utilizzati: http://happily.it/5-messaggi-nascosti-del-linguaggio-del-corpo/