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sabato 19 novembre 2011

Gestire le emozioni: la strada per raggiungere i propri obiettivi

Quanto siete condizionati dalle vostre emozioni? Ne siete positivamente influenzati o, come capita a molti, spesso limitano il vostro potenziale? Le emozioni pervadono la vostra vita in lungo e in largo che vi piaccia o meno. In alcuni casi possono essere la spinta importante ma spesso sono un freno e condizionano in modo determinante il raggiungimento dei vostri obiettivi.
Il pendolo: tutti noi oscilliamo da emozioni positive e quelle negative. Emozioni come rabbia, ansia, stress, noia, intolleranza, paura, odio, frustrazione, insicurezza, ira, impotenza, panico, invidia, preoccupazione... possono connotarsi come negative ovvero sono un ostacolo, un freno, un blocco per quello che vogliate raggiungere nella vostra vita. Eppure sappiamo che queste emozioni sono generate dal nostro essere per difenderci e se opportunamente convogliate come emozioni primarie possono aiutarvi. Altre emozioni sono ovviamente più positive come l’amore, felicità, passione, gioia, condivisione, vitalità, sicurezza, coraggio, piacere, godimento, ecc. Anche queste emozioni possono essere gestite, ovvero opportunamente cavalcate a proprio favore.

Una premessa: non aspirate a controllare le emozioni. Sarebbe come arginare il mare, un compito impossibile. Piuttosto datevi l’obiettivo di gestirle. Non si tratta di semantica, la differenza è enorme. Gestire le emozioni vuol dire conoscerle, saperle convogliare verso i vostri obiettivi, ovvero utilizzarle e non reprimerle. Le vostre emozioni sono il vostro patrimonio, se sapete volgerle verso i vostri obiettivi volerete molto in alto.


Una legge molto importante: il tuo stato d’animo, le tue emozioni determinano in maniera determinante i tuoi comportamenti. Inoltre i tuoi comportamenti sono alla base dei risultati che raggiungerai nella tua vita. In particolare, lo stato emozionale governa la tua mente e il tuo corpo in ogni istante corrisponde ad un preciso comportamento. Se sei arrabbiato ti comporterai in maniera diversa da quando sei ansioso. Inoltre i tuoi comportamenti determinano i risultati che raggiungerai nella vita sia nel breve che soprattutto nel lungo periodo.

Il primo passo: conoscersi. Avere coscienza dei propri stati emotivi è il primo passo per saperli gestire. Quanto più ti rendi conto in che stato emotivo ti trovi e cosa lo ha generato, quanto più avanti ti trovi nella giusta  strada per gestirli. Tenere un diario o appuntarseli aiuta moltissimo.

Ricorda: tra stimolo e reazione c’è sempre una scelta in mezzo. Certe situazioni generano uno stato emotivo che a sua volta genera un comportamento e quindi un risultato. Se volete raggiungere risultati differenti dovete riuscire a comprendere che tra quello che vi succede e come reagite c’è sempre una scelta. Sapere che un certo atteggiamento del vostro partner vi genera in voi rabbia e quindi  un certo vostro comportamento è il primo passo.

3 consigli per gestire meglio le tue emozioni: Fisiologia, Focus, Linguaggio Interno.

  1. La fisiologia è come usi il tuo corpo, la tua respirazione, la tua postura, i tuoi muscoli facciali, ecc... Un corpo sotto stress, tensione o dolorante sarà causa di un certo stato emozionale diverso di quello di un corpo rilassato.  Due fisiologie diverse generano due stati emozionali diversi e di conseguenza due comportamenti opposti. Le emozioni generano una certa fisiologia ma la buona notizia che vale anche il contrario: la vostra fisiologia influenza le vostre emozioni. Quindi cambiare la vostra fisiologia puo’ generare un cambiamento delle vostre emozioni. Ogni stato ha la propria fisiologia. Uno stato annoiato per esempio include spalle basse, occhi abbattuti, muscoli facciali languidi. Cambiando la tua fisiologia ovvero assumendo una postura energica, eccitata, vedrai il mondo a te diversamente, cambierà la tua rappresentazione interna.
  2. Focus ovvero dove metti l’attenzione. Se sai che una certa situazione ti genera ansia, il continuarci a pensare ti farà solo crescere la tua ansia. Nella tua vita esistono invece sempre molte cose che ti generano stati d’animo positivi come relax o piacere. Sposta la tua attenzione su questi eventi anche se l’hai vissuti nel passato. Focalizzati su quando provavi queste sensazioni e rivivile con tutti i tuoi sensi.
  3. Il linguaggio interno, ovvero come ti parli. Se parlate a voi stessi con un tono amorevole sarete in uno stato diverso rispetto a quando parlate a voi stessi con una voce arrabbiata. Se prendete controllo di come rappresentate nella vostra mente cosa vi accade intorno, riuscirete a gestire molto meglio le vostre emozioni. Il disegno che fate del vostro mondo e come vedete voi stessi può cambiare drammaticamente la vostra esperienza di vita, ciò che provate e come vi comportate.


Alcuni link utili:

Linguaggio verbale: trasmettere emozioni per lasciare il segno

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